Biografia



Fabio Padovan

Nato a Conegliano  (TV),  11/09/55

Imprenditore metalmeccanico.
Amministratore Unico di “OTLAV Spa”, con sede a Santa Lucia di Piave (TV)

Risiede a Conegliano  (TV)

Sposato.  Cinque figli.

Diploma di Liceo Scientifico.
Laureato nel 1979 all’Università di Trieste in Economia e Commercio.

Ha svolto il servizio militare come Carabiniere Ausiliario nel 1979, inquadrato nella Divisione Nord “Pastrengo”.

Ha lavorato come operaio nei mesi estivi presso l’azienda paterna, costituita nel 1956 dal padre Angelo, ex operaio Zoppas a Conegliano.

18/04/1984.
Prima tessera alla “Liga Veneta”. Tessera n. 143,firmata dal Segretario “Marilena Marin”.

1992. Viene eletto alla Camera dei Deputati  nelle fila della Lega Nord.

1993. Viene nominato, dal Consiglio Federale Lega Nord,  Presidente di Alia (Associazione Liberi Imprenditori  Autonomisti), con sede a Milano, presso la Lega Nord. Alia è il sindacato leghista della piccola impresa.

1993. Maggio.  Attua uno sciopero della fame di 21 giorni a Codognè (TV), contro l’invio di una pericolosa camorrista in soggiorno obbligato.  Questa era la prima persona  di mafia inviata al Nord, dopo la reintroduzione del  Soggiorno Obbligato, ridiventato legge nel  “Decreto Martelli” del 1992.
Codognè vive 21 giorni di epopea popolare e rivolta vera contro lo Stato Occupante. Migliaia di generosi e semplici cittadini convergono in questo piccolo paesino della pianura trevigiana, sfidando i reggimenti di Polizia e Carabinieri in assetto antisommossa.
Alla fine di una strenua battaglia, a 45 giorni dall’inizio delle proteste,  la legge sul Soggiorno Obbligato viene modificata e  la camorrista viene riportata via.

1994. Abbandona la carica parlamentare affermando che “a Roma si fanno solamente dei bei discorsi ma non si porterà a casa niente per la nostra terra”.

1994. Si dimette da Alia e fonda LIFE (Liberi Imprenditori Federalisti Europei), l’associazione, ancora oggi, più combattiva  in Italia sul fronte dei diritti dei portatori di partita Iva.    

A partire dal 1992, per evidenziare l’inefficienza della struttura pubblica organizza numerose manifestazioni,  partecipandovi sempre in prima persona.

1997. Perquisizione armata, improvvisa alle ore 6 del mattino, dei Carabinieri a casa propria, della madre e del fratello alla ricerca di armi.

1998.  Esce da Confindustria, sindacato di categoria. Scrive ai vertici denunciando che Confindustria è troppo asservita al grande capitalismo.  La Sua azienda non rientrerà più in Confindustria e si batte solo con la partecipazione a Life.

16/10/98. Epica giornata di resistenza veneta a  Torre di Mosto (VE).  A seguito di una verifica armata di nove finanzieri ad un piccolo laboratorio familiare, arrivano militanti Life.  In risposta giungono per tutto il giorno Baschi Verdi e forze di polizia italiane. La situazione, dopo alcune ore di veri e propri “Moti Veneti”, sfugge di mano davanti alla caparbia resistenza passiva, non violenta dei militanti Life. Padovan e altri vengono pestati e Padovan  (strattonato dai militari della Guardia di Finanza) riporta la rottura della cuffia della spalla destra. Sarà operato il 7/5/99 ed avrà una invalidità permanente all’arto destro.  La sua denuncia contro i militari della G. d F. viene archiviata dai giudici perché “Il fatto non sussiste”.  

29/10/98. Manifestazione di protesta, per le violenze subite, della Life a S. Donà di Piave (VE), davanti alla Caserma della Guardia di Finanza, responsabile dei pestaggi di Torre di Mosto. Inaspettatamente la Polizia, schierata in tenuta antisommossa,  si lancia con violenza contro il corteo, impugnando  i manganelli al contrario muniti di moschettoni di ferro. Molti i feriti tra uomini e donne Life. Padovan, che era davanti, subisce la frattura della mano sinistra.

1999. Si inventa la “Caminada Veneta”, una lunga camminata di 400 km, durata 22 giorni, che, partita da Sappada (BL), attraversa tutte le province venete, per concludersi, sempre con la bandiera marciana inastata nello zaino, a Maraschina di Peschiera del Garda (VR).  Lo fa per prevenire qualche colpo di coda da “Strategia della tensione” visto che si stavano moltiplicando minacce di gruppi terroristici, bombe davanti a varie sedi della Guardia di Finanza, rivendicazioni di misteriose “Brigate Gialle” (i colori Life), lettere minatorie con allegate pallottole spedite ancora alla Guardia di Finanza. In questo clima torbido che qualcuno stava costruendo, Padovan spiazza tutti, partendo improvvisamente da Sappada e mettendosi a camminare. Di botto riporta l’immaginazione collettiva a quello che realmente è il popolo veneto  e quello delle Partite Iva: un popolo pacifico, in grado di sopportare grandi sacrifici, ma determinato a  non accettare più soprusi.

2000.  16 Aprile. E’ candidato alla Presidenza della Regione Veneto con il “Fronte Marco Polo”, il cui obiettivo primario è: “Riprendere la nostra sovranità attraverso un Referendum da effettuare entro il 31 /12/2000, per chiedere ai Veneti si vogliono che il Veneto diventi uno Stato Indipendente federato all’Italia”.

2001. E’ candidato con “Liga, Fronte Veneto” al Senato per il Collegio n. 8 di Rovigo.
Il programma ha l’obiettivo primario di far effettuare nel Veneto  un Referendum per chiedere ai Veneti se vogliono che il Veneto diventi uno Stato Indipendente Federato all’Italia.       

2002.  26 Maggio.E’ candidato con “Liga, Fronte Veneto” alla Presidenza della Provincia di Treviso, sempre con l’obiettivo unico di indire un Referendum sull’Indipendenza del Veneto.

2008. Costruisce la Sua nuova azienda, totalmente robotizzata per contrastare l’aggressiva concorrenza cinese.

2012. Costituisce a Conegliano il Comitato ambientalista, contro l’utilizzo dei pesticidi in agricoltura e per il sostegno all’agricoltura biologica e biodinamica, denominato “Comitato Colli Puri, Collalbrigo Respira”.

11/04/14 Manifestazione notturna di Plebiscito.eu in Piazza dei Signori a Vicenza.  Dal palco Padovan lancia l’iniziativa: “Sciopero della fame ad oltranza: per ogni patriota in carcere, un veneto smette di mangiare per uno o più giorni”. Nell’arco di 37 giorni, fino alla liberazione dell’ultimo patriota incarcerato, si alterneranno nel digiuno 133 patrioti veneti.

2014. Dal 1992 al 2014 è denunciato  dai Magistrati Italiani 23 volte per vari reati: Adunata sediziosa; Diffamazione della Guardia di Finanza;  Blocco stradale; Vilipendio al Presidente della Repubblica (Oscar Luigi Scalfaro); Apologia di reato (arresto dei  Serenissimi); Associazione Sovversiva con finalità di Terrorismo; Invasione Uffici Imposte Dirette Venezia; Invasione Uffici Iva di Verona, Manifestazione non autorizzata.  Alcuni processi sono ancora pendenti, di altri non se ne sa più nulla, in un processo (Adunata Sediziosa) ricevuta Condanna a Sanzione Amministrativa.

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